PARLA SAVINO TESORO: ECCO IL LECCE CHE VERRÀ

16.06.2014 12:40

A distanza di una settimana (o poco più) dalla batosta rimediata a Frosinone, in casa Lecce è già ora di programmazione: con tutti gli elementi già in vacanza, la Famiglia Tesoro è al lavoro per affrontare la terza stagione consecutiva in Lega Pro.

E questa mattina proprio di ciò, ma non solo ha parlato alla stampa il patron Savino Tesoro: ecco il futuro dei giallorossi.


 

PUGNO DI FERRO CON LA STAMPA - Il numero uno del club di Piazza Mazzini tuona in prima battuta con la stampa locale: "Occorre ristabilire ordine con la stampa: vedo molta ignoranza: in questa settimana ho letto poco, ma ho letto: ho visto critiche ai giocatori, alla dirigenza, critiche faziose e tendenziose. Il vero sondaggio l'ho potuto fare io incontrando i tifosi veri subito dopo il ko a Frosinone. A chi intende farmi la guerra dico: per muovere la guerra a me servono grandi attributi e comunque sarebbe una battaglia persa. Oltre a scrivere, cosa siete disposti a fare per il Lecce? Dal prossimo anno dobbiamo remare tutti dalla stessa parte: la critica quando è costruttiva va bene, ma inizi la stampa ad essere di Serie A, se è lì che vogliamo arrivare. Io personalmente non ho nulla da rimproverarmi: mi prendo le mie responsabilità ma pretendo rispetto. La stampa non deve distorcere la realtà: piuttosto si propongano soluzioni per migliorare. Sento parlare di debiti: Forse 200mila di correnti, ma al mio arrivo erano decine di milioni". 

 

LERDA OK -  Passando ad aspetti tecnico-tattici, si riparte dalla riconferma di mister Lerda, nonostante la squalifica di sette mesi inflitta lui dal Giudice Sportivo: "Franco è stato massacrato dalla giustizia sportiva; ma vi assicuro che a Frosinone, con migliaia di persone sul campo, c'era anche paura. È un allenatore vero, che gode di tutta la nostra stima. È vero: a volte i suoi comportamenti sono da condannare, ma io devo guardare prima i risultati. Va frenato su certi suoi atteggiamenti, ma vi dico che quest'anno si è controllato anche troppo. La squalifica? Non ha pesato sulle trattative. Il suo staff è in via di definizione".

 

VAI-VIENI - Non fa nomi il patron, ma chiosa: "vogliamo allestire una rosa competitiva, anche per la prossima stagione: molto giocherà il fattore del girone in cui saremo inseriti. Il fattore ambientale sarà determinante. Ritengo tuttavia che la suddivisione geografica sarebbe un inno alla sproporzione. Servirà certamente gente di categoria. Con i confermati (Papini e Salvi su tutti) vogliamo mantenere l'ossatura dello scorso anno. Chi è sotto contratto sarà da valutare: Benassi non fa al caso nostro, Vinetot vogliamo trattenerlo. Certo è che in ritiro vogliamo partire al completo".

Bilancio sul settore giovanile: "si vociferava fosse allo sfascio, ma i risultati dicono tutt'altro".

 

MICCOLI - Appunto finale sul capitano: "Miccoli è ora in ferie: qui è a casa, ma ancora non ci siamo incontrati. Starà ancora superando la delusione: ci vedremo la prossima settimana, ma adesso ci sono altre priorità."

 

Giulio Serafino