LECCE: LA DIFESA BALLA, IL PERUGIA E' CINICO
Oggi il Lecce conoscerà la sua vera dimensione. Al "Via del Mare", infatti, arriva il Perugia capolista, vero carro armato del campionato; compagine che, al pari del Lecce, vive il suo momento più felice della stagione. Giallorossi e grifoni hanno dimostrato di avere un trend da vere squadre da Serie B, una rosa di altra categoria e assoluta voglia di lasciare al più presto possibile il pantano della Lega Pro. Nota a favore degli ospiti: 7 punti di vantaggio sull'avversario odierno che consentono di badare prima di tutto a non perdere la gara. Anche un pari sarebbe per Mazzeo e soci oro colato. Il Lecce, invece, deve solo vincere per tenere calda la speranza di un aggancio alle zone nobilissime della graduatoria. Big match dunque alla 6^ giornata di ritorno del campionato: buona la cornice di pubblico. (6.284 spettatori, circa 300 unità di fede perugina). All'andata fu 2-0 in favore dei biancorossi alla prima panchina stagionale di Lerda.
Il tecnico piemontese schiera dunque il suo collaudato 4-2-3-1 con Perucchini tra i pali, D'Ambrosio, Diniz, Abruzzese e Lopez in linea difensiva, Amodio e Salvi cerniere tra i reparti, Bogliacino, F.Pinto e Doumbia a supporto di Miccoli, in campo nonostante il guaio muscolare rimediato in settimana.
Risponde Camplone con: Koprivec, Vitofrancesco, Comotto, Gomes, Massoni, Scognamiglio, Moscati, Nicco, Eusepi, Mazzeo e Ayres.
Arbitra l'incontro il sign. Cifelli della sezione di Campobasso.
PRIMO TEMPO - Terreno pesante quello del "Via del Mare" a seguito della pioggia che da giorni si abbatte sul capoluogo barocco. Lecce in casacca giallorossa, Perugia in completo bianco. Bene nei primi istanti il Perugia: arrembante l'atteggiamento degli uomini di mister Camplone che al 3' ottengono un calcio di rigore: D'Ambrosio stende Ayres in area e per Cifelli non resta che decretare il penalty e ammonire il difensore giallorosso. Dagli undici metri si presenta Eusepi che spiazza Perucchini e insacca per l'1 a 0. Gara dunque subito in salita per i salentini. Prova a rispondere il Lecce: al 12' Ferreira Pinto cavalca la corsia destra, crossa al centro dove Doumbia, di prima intesione, colpisce il palo esterno. Spingono i giallorossi, sostenuti da un pubblico calorosissimo. Al 15' corner per Miccoli: respinge la retroguiardia umbra che innesca il contropiede di Ayres, il quale, a tu per tu con Perucchini, si fa ipnotizzare dall'estremo difensore leccese. Al 24' Diniz si complica la vita in fase di possesso e ne approfitta il Perugia: Fabinho recupera palla, serve Moscati che da fuori area ha tutto il tempo di sistemarsi la sfera al meglio e bucare per la seconda volta la porta leccese. Il Lecce non molla, ma lo 0-2 si fa sentire sugli animi dei salentini: sterili i tentativi offensivi. Al 40' un cross di Bogliacino si trasforma in un tiro che però si spegne al di sopra della porta di Kopriovec. Ma un minuto dopo la straripante corsa di Doumbia frutta un calcio di rigore: Vitofrancesco ammonito e dal dischetto si presenta Miccoli. Freddo il capitano che angola alla perfezione e accorcia le distanze.
SECONDO TEMPO - Doppio al via del secondo tempo per il Lecce: mister Lerda lascia negli spogliatoi F.Pinto e Salvi, al loro posto rispettivamente Beretta e Barraco (debutto per lui con la maglia giallorossa). Pronti via e i nuovi entrati confezionano il pari: bello il passaggio del centrocampista per l'attaccante scuola Milan che in semi rovesciata batte Koprivec per il 2-2. Al 5' accenno di rissa proprio sotto la panchina del Lecce: Lerda entra a contatto con Comotto e viene allontanato dal terreno di gioco. Al 7' passano nuovamente in vantaggio i grifoni: sugli sviluppi di un calcio piazzato, Perucchini respinge corto e davanti a lui Scognamiglio trova il tap-in per il 2-3. Al 17' corner per il Lecce: la palla attraversa tutto lo specchio della porta senza che nessun giallorossa trovi la deviazione decisiva. Al minuto 22 cambio tra le fila perugine: esce Mazzeo, entra Sprocati. Al 24' il Lecce si complica ancora la vita: D'Ambrosio tocca duramente Comotto: inevitabile il secondo cartellino giallo per lui e conseguente espulsione comminata da Cifelli. Corre immediatamente ai ripari Chini (il vice-Lerda): entra in campo Zigoni che rileva Miccoli. Al 28' trema ancora il "Via del Mare": dopo una azione elaborata, Sprocati calcia a ridosso dei sedici metri, ma sbaglia la mira. Ma il poker umbro è nell'aria: la superiorità numerica nel pacchetto offensivo si nota tutta e Sprocati questa volta non sbaglia dopo un contropiede letale. Al 35' ultimo cambio per i biancorossi: Eusepi fa spazio Henty. Al 37' però Zigoni raccoglie bene di testa un cross di Doumbia e insacca per il pirotecnico 3-4. Quattro i minuti di extra time concessi:
Gli errori difensivi contro una big quale è il Perugia si pagano: questa la lezione che dovrà imparare il Lecce dopo il ko odierno. Il cuore non basta: finisce 4 a 3 per il Perugia con il ritardo dalla prima che si fissa in 10 punti (Lecce ora al 4^ posto). Domenica prossima la truppa di Lerda sarà impegnata sul campo del Barletta per il derby pugliese da non fallire.
SALA STAMPA - Si presenta ai microfoni al termine della gara il tecnico Franco Lerda: "Abbiamo iniziato con l'ingenuità del rigore. Ma abbiamo sempre continuato a giocare e sperare, anche se sotto di due reti. Sul 2-2 girava tutto per il verso giusto, ma poi siamo andati ancora sotto. Non posso però rimproverare niente ai miei: nel bene e nel male abbiamo fatto tutto noi. La chiave tattica della gara è tutta qui."
Parla anche Giacomo Beretta: "Non so se questo sia stato il gol più bello della mia carriera: sicuramente oggi è arrivato nel momento più importante. Non abbiamo mollato mai, peccato aver subito la quarta rete. L'inferiorità numerica ti penalizza sempre: ci si scopre alle ripartenze degli avversari. Cosa cambia ora? Assolutamente nulla: guardiamo sempre di gara in gara. Troppo forte questo Perugia? Non trova niente in più di noi tra le loro fila."
Altro bomber di giornata Zigoni: "La prestazione di oggi la reputo positiva. Personalmente sono contento del gol anche se vano. Ovviamente mi piacerebbe giocare di più: lavoro intensamente in settimana, ma mi adeguo alle scelte del mister. Oggi occasione persa? Il Perugia credo ormai sia lanciatissimo. Noi dobbiamo andare avanti per la nostra strada, sependo di non essere secondi a nessuno".
Dice la sua infine mister Camplone: "Siamo contenti di esser riusciti a tenere a debita distanza il Lecce dopo una bella gara. Siamo entrati in campo col giusto piglio: non abbiamo rubato nulla. Fabinho è stata la spina nel fianco degli avversari. Il Lecce? E' una rosa dalle grandi individualità. Ora però non montiamoci la testa: il traguardo è ancora lontano e sono convinto che noi insieme a Perugia e Frosinone ce la giocheremo fino alla fine."
Giulio Serafino