LECCE-GROSSETO: CI PENSA MICCOLI
Il Lecce dopo una settimana di stop forzato, ritrova il gusto del campionato e riceve in casa il Grosseto del neo tecnico Cucureddu. Obiettivo: riallacciarsi alla zona playoff.
Lerda conferma il 4-2-3-1 con Perucchini tra i pali, D'Ambrosio, Vinetot, Martinez e Lopez in difesa, Papini ed Amodio in regia, Melara, Bogliacino e Doumbia a supporto dell'unica punta capitan Miccoli.
I toscani rispondono con: Lanni, Formiconi, Legittimo, Bombagi, Burzigotti, Terigi, Esposito, Ricci, Giovio, Delvecchio e Gotti.
LA GARA - Giornata uggiosa sul Via del Mare, elemento questo che ha portato sugli spalti solo 2.993 spettatori (774 paganti, il resto abbonati). La gara inizia con un minuto di silenzio, in memoria degli ex giallorossi Lorusso e Pezzela, beniamini dei tifosi deceduti esattamente trent'anni fa.
Padroni di casa in casacca giallorossa, grifoni in completo nero. Dirige il match il sign. Niccolò Baroni di Firenze.
Al 2' minuto Grosseto già pericoloso con Giovio, il quale elude il fuorigioco e deposita a lato di poco. Lo stesso bomber toscano, pochi istanti dopo, in una azione simile a quella creata precedentemente, viene atterrato in area dell'estremo difensore leccese, lecitamente secondo il direttore di gara. La partita non decolla: il Lecce tiene bene il possesso palla, ma senza mai impensierire a dovere Lanni. Il Grosseto, invece, regge nel suo pacchetto arretrato e riparte se e quando può. Al 21' D'Ambrosio conquista un calcio di punizione dopo una bella azione in solitaria: dai trentacinque metri ci prova Miccoli: direttamente sulla barriera. Ma al 24' è la svolta targata ancora da Miccoli: riceve la palla all'interno dell'area di rigore, controlla con pregio la sfera col sinistro e di destro battezza l'angolo destro della porta difesa da Lanni. E' l'1-0 giallorosso, ancora un gol del "Romario del Salento" sotto la sua amata curva Nord. Al 29' ci prova Giovio a rimettere la partita su binari pari con una punizione a ridosso dei sedici metri leccesi: volo plastico di Perucchini che devìa in angolo. Sugli sviluppi, ammonito Lopez per proteste. Ma è il Lecce che, ritrovata fiducia nel propri mezzi si rende pericoloso: al minuto 35 Melara cavalca la corsia destra e serve in area Miccoli che deposita la palla fuori per pochi centimetri. L'uomo più pericoloso dei toscani è il solo Giovio: al 37' raccoglie una palla alta in area, colpisce di testa impegnando severamente ancora una volta Filippo Perucchini, sempre pronto e reattivo. La retroguardia salentina continua a soffrire la velocità di Giovio: al 42' lo stesso attaccante biancorosso viene atterrato al limite dell'area di rigore. Sulla mattonella della punizione si presenta Gotti che centra il pieno la barriera avversaria. Baroni concede un solo minuto di recupero che si spegne senza emozioni. Al termine della prima frazione di gioco, quindi, il Lecce conduce per 1 a 0.
All'avvio del secondo tempo è già brividi: Melara senza pensarci due volte raccoglie un pallone vangante e da distanza siderale centra in pieno la traversa. Al 2', però, reagisce il Grosseto: l'ex Delvecchio viene steso sulla sua corsia di competenza con conseguente ammonizione di D'Ambrosio. Punizione non sfruttata dai grifoni. Al 7' pasticcio di D'Ambrosio a ridosso della sua area: controllo errato da parte del laterale, ne approfitta Gotti che soffia la palla, ma non trova compagni al centro. Prova a farsi perdonare allora D'Ambrosio: prepotente la sua corsa, palla al piede al minuto 10' e tiro di destro che scheggia il palo sinistro di Lanni. Al 12' Cucureddu ricorre alla panchina: fuori Gotti, al suo posto Montalto. Al 17' Grosseto insidioso con Ricci: da posizione centrale il destro ravvicinato del centrocampista viene ribattuto in angolo. Al 19' primo cambio anche per Lerda: standing ovation per Miccoli, in campo Zigoni, mentre sul Via del Mare inizia a cadere una pioggia battente. Corre il minuto 25 quando il Grosseto beneficia di un altro calcio piazzato da posizione defilata: Ricci trova un batti e ribatti in area che favorisce Montalto che mette a dura prova i riflessi di un superlativo Perucchini. Buon momento per gli ospiti. Alla mezz'ora del tempo Giovio supera in velocità il pacchetto arretrato leccese e calcia fuori di poco. Poco dopo è D'Ambrosio che fa uscire i suoi: bel tiro dalla distanza, altrettanto bella la risposta di Lanni. Corner per il Lecce: di testa colpisce Melara che, nuovamente, si vede la marcatura negata dalla traversa. Cambi allora per entrambe le compagini: per il Grosseto entrano Onescu e Scappini, rispettivamente per Delvecchio e Giovio. Lerda invece richiama Bogliacino per Salvi. La pioggia rende più convulse le manovre offensive. Al 40' ultimo cambio anche per il Lecce: Melara fa posto a Bencivenga. Il neo entrato si mette subito in mostra: bella la sua incursione lungo la corsia destra, ma il suo tentativo trova la respinta in angolo. Il Grosseto si lancia alla disperata ricerca del pari: al 44' punizione per i toscani da posizione centrale dai venticinque metri. Sulla battuta si presenta Montalto che trova solo una deviazione della barriera giallorossa. Si scaldano i nervi in campo mentre Baroni ordina cinque minuti di recupero. All'ultimo respiro il Grosseto mette paura a tutto lo stadio con Terigi che da buona posizione alza sopra la traversa. La gara termina così.
Il Lecce, dunque, trova l'ottavo risultato utile consecutivo in campionato e si riporta a ridosso della zona playoff. Meglio i giallorossi nella ripresa con una difesa attenta, seppur con qualche sbavatura. Buona la prestazione del Grosseto, ma ha prevalso la voglia di vincere dei salentini. Man of the match: Fabrizio Miccoli.
I TECNICI E IL BOMBER - Al termine del match si presentano in sala stampa alcuni dei protagonisti del successo giallorosso. In primis l'allenatore Franco Lerda, che afferma: "Oggi abbiamo disputato una bella partita, più compatti nel secondo tempo. Abbiamo trovato un Grosseto tosto e molto fisico: vincere partite così i tre punti valgono di più. Miccoli? Non è ancora al top, ma se continua a lavorare così presto lo avremo al meglio". Poi parlano, nell'ordine, D'Ambrosio e il bomber di giornata Fabrizio Miccoli. "Volevamo i tre punti ad ogni costo - chiosa il difensore - e su campo pesante ed un avversario ben organizzato siamo riusciti ad ottenerla. Il primo posto è a soli 7 punti? Guardiamo di domenica in domenica: nella prossima gara (a Frosinone, ndr) ci aspetta una battaglia". Successivamente il campione di San Donato: "Oggi gol bello, ma soprattutto importante. Potevamo chiudere prima la partita, ma la sofferenza collettiva è segno che siamo una squadra vera. Le prossime gare con Frosinone e Pisa ci diranno realmente chi siamo".
Infine si è presentato ai cronisti Antonello Cuccureddu, tecnico appena giunto sulla panchina toscana: "Sotto porta serve più cattiveria e, se oggi avessimo pareggiato, nessuno poteva recriminare. Sono, tuttavia, molto fiducioso: il Grosseto alla lunga uscirà alla grande".
(foto: Serafino)
Giulio Serafino