LECCE B&B: CANARINI IN GABBIA, SOGNO AD UN SOFFIO
L'esultanza al gol di Beretta (foto: F.Rosato) |
Il destino di una stagione racchiuso in 90'. A tre girornate dal termine del campionato, infatti, potrebbe essere questa la madre di tutte le partite: Lecce-Frosinone si affrontano per la leadership della classifica. I ciociari (insieme al Perugia), guardano tutti dall'alto dei loro 59 punti, ma a solo un punto di distanza ci sono proprio i salentini, autori di una straordinaria rimonta dopo i primi cinque KO iniziali. I giallorossi, spinti da uno stadio "Via del Mare" che registra il record di spettatori stagionale (9.909), per cullare il sogno di promozione in cadetteria dalla porta principale, hanno solo una possibilità: vincere. Anche un pareggio, infatti, porrebbe la scritta "playoff" sulla porta dello spogliatoio guidato da mister Lerda.
Questi i presupposti di una gara proibita ai deboli di cuore.
Il tecnico piemontese, dunque, manda in campo Caglioni tra i pali, conferma a destra per Diniz, in difesa insieme a Vinetot, Abruzzese e Lopez; il rientrante Amodio con Papini cuscinetto tra i reparti, in avanti Miccoli, supportato da Barraco, Doumbia e Beretta, preferito a Zigoni.
Risponde Stellone per i canarini con: Mangiapelo, M.Ciofani, Crivello, Russo, Gucher, Biasi, Frara, Altobelli, D. Ciofani, Gessa e Curiale.
Dirige la gara Riccardo Ros di Pordenone. All'andata fu un chiacchieratissimo 3-1 in favore dei laziali.
PRIMO TEMPO - Giornata uggiosa sul capoluogo salentino, bagnato da una abbondante pioggia fino a pochi minuti prima del fischio di inizio. Ma atmosfera caldissima sugli spalti, dove si registra una emozione palpabile. Lecce in casacca giallorossa, Frosinone in completo bianco. Subito aggressiva la gara con le due formazioni che mostrano fin dai primi minuti i muscoli. Al 6’ Russo stende Beretta dopo che il giovane attaccante scuola Milan lo aveva superato con una bella finta. Dai venti metri ci prova Miccoli, ma si oppone la barriera frusinate. La reazione gialloblu arriva al 9’ con un tiro Gucher che si alza sulla traversa. Ma è ancora un ispirato Beretta a mettere in difficolta la retroguardia avversaria: ammonizione per Russo. Al 12’ giallo anche per Lopez: intervento irruento su Gessa. Al 14’ Doumbia galoppa sulla corsia sinistra, brucia il suo diretto avversario, crossa al centro dove capitan Miccoli impatta di prima intenzione col mancino, ma manca lo specchio. Al 15’ Ros scrive sul tabellino dei cattivi anche il nome di Gessa: intervento proibitivo ai danni di Lopez. Dopo appena un minuto ci pensa Gucher a scaldare i guantoni che Caglioni con un tiro dalla distanza, respinto con i pugni dall’estremo difensore giallorosso. Problemi intanto per Lopez: l’esterno sudamericano non ce la fa: al suo posto Sales. Diniz, quindi, prende in consegna la fascia sinistra. Al 22’ cambia il risultato: Doumbia mette il turbo, entra in area, occhiata al centro dove è appostato Beretta che di testa supera Mangiapelo, per la gioia immensa che si innalza dagli spalti. Quarto centro in campionato di Beretta, oggi una spanna sopra tutti. Al 29’ ci prova ancora Gucher su punizione: Caglioni battezza a lato la sfera. Alla mezz’ora torna la pioggia ad abbattersi sul “Via del Mare”. Curiale, intanto, riesce ad aggirare Abruzzese che lo atterra: inevitabile il giallo per il centrale. Caglioni neutralizza la punizione di Gessa in due tempi. Al 37’ piove sul bagnato per il Frosinone, e non solo dal punto di vista meteorologico: Gessa semina il panico tra la difesa giallorossa, ma, entrato in area, si lascia cadere: per il direttore di gara è simulazione e sventola il secondo cartellino giallo al numero 10 laziale che lascia in inferiorità numerica i suoi compagni. Quattro i minuti di recupero. Al 46’ Lecce vicino al raddoppio: Beretta allarga per Barraco che mette al centro dove Amodio col piattone sinistro copisce male. Insiste il Lecce: all’ultimo minuto Papini innesca la ripartenza, Miccoli è velocissimo, riesce ad entrare in area, appoggia sul secondo palo dove Barraco colpisce alla perfezione ma si oppone lui Mangiapelo con un intervento plastico. Finisce così la prima frazione di gioco, non senza registrare la furia di mister Stellone contro l’arbitro.
SECONDO TEMPO - La partita riprende con gli stessi effettivi in campo: Stellone, invece, resta negli spogliatoi per ordine dell’arbitro Ros. Al 4’ cartellino giallo per Beretta che fa sentire i suoi tacchetti a Biasi. La gara perde un po’ della sua verve agonistica, tipica della prima metà match, ma resta comunque in bilico. Minuto 12: i ciociari operano il primo cambio, richiamando in panca Altobelli, al suo posto Paganini. Al primo quarto d’ora la gara viene interrotta per alcuni minuti per alcuni fumogeni lanciati nel rettangolo verde da parte dei tifosi ospiti. Intanto Lerda utilizza il secondo gettone-cambi: esce l’autore del gol Beretta (standing ovation per lui), al suo posto riassapora il campo Bogliacino. Al 21’ Miccoli costringe al fallo Biasi che rimedia anche lui l’ammonizione. Dalla conseguente punizione, Miccoli incontra la deviazione della barriera. Nuovo cambio per i canarini: Frara fa spazio a Soddimo. Al 25’ viene ristabilita la parità numerica: Abruzzese scivola al momento di contrastare una ripartenza di Ciofani, la sua caduta mette KO l’attaccante frusinate e per Ros è inevitabile estrarre il secondo giallo all’indirizzo del giallorosso. Ammonizione anche per Vinetot. Terzo cambio allora per Lerda: Salvi rileva Barraco. Altro giallo anche nei riguardi di Soddimo dopo una strattonata su Miccoli. Al 34’ pasticcio difensivo del Frosinone: ne approfitta Miccoli che vede arrivare alle sue spalle Bogliacino che non ci pensa due volte a colpire verso il palo più lontano, insaccando la sfera alle spalle di Mangiapelo per il 2-0. I giallorossi gestiscono al meglio fino alla fine, permettendo a Caglioni di gustarsi un finale partita in compagnia dei cori esultanti della Curva Nord.
Il Lecce, dopo una rincorsa lunga quasi un intero campionato, riesce a raggiungere e superare il Frosinone, posizionandosi in solitaria al secondo posto. Un 2-0 perentorio maturato dopo una prestazione da big: Beretta nel primo tempo, Bogliacino nel secondo stendono una diretta concorrente, conquistando 3 punti che valgono molto di più. Davanti ai giallorossi, adesso, vi è il solo Perugia, a -1. Ora una settimana di stop per le feste pasquali dove ci sarà tutto il tempo per concentrarsi al meglio per l’ultima gara di campionato in quel di Pisa. Continuando a cullare un sogno meraviglioso…
I COMMENTI - Dopo aver esultato con i suoi ragazzi sotto Nord, si presenta ai microfoni mister Franco Lerda: "È stata una bella domenica: abbiamo giocato davanti ad un pubblico straordinario e volevamo regalare a tutti i nostri tifosi qualcosa di bello. Potevamo chiudere il primo tempo sul doppio vantaggio, nella ripresa in campo c'eravamo solo noi, nonostante il rosso ad Abruzzese. Nota negativa l'acciacco di Lopez: valuteremo nei prossimi giorni l'entità del suo risentimento. Voglio sottolineare però lo spirito di sacrificio della mia rosa: dai titolari, fino a chi era in panchina con me. Sapevamo dell'importanza del match e lo abbiamo disputato nel modo migliore. Cambi azzeccati: la dico alla Mourinho, è culo! Ora ci godiamo una Pasqua serena, poi si vedrà."
Parla anche l'uomo che ha sbloccato il match, Giacomo Beretta: "Ottima partita, sotto ogni punto di vista. L'abbiamo affrontata al meglio: sapevamo che sarebbe stata dura al cospetto della capolista, ma eravamo consci di poter dire la nostra. Il mio gol? Bello, ma soprattutto importante, dedicato alla mia famiglia. Abbiamo fatto il nostro: ora non ci resta che pensare al Pisa e sperare".
Altro man of the match Mariano Bogliacino: "Dopo un primo tempo straordinario nella ripresa abbiamo gestito alla perfezione. Il mio gol poi è frutto di un bel lavoro di squadra. Adesso continuiamo a guardare a noi".
Giulio Serafino