LECCE, A BENEVENTO BUON PAREGGIO
Miccoli in azione |
Proseguono di playoff di Lega Pro per sancire chi, oltre al Perugia, approderà in Serie B. Dopo il primo turno che ha visto il Lecce superare solo ai rigori il formidabile Pontedera, ora i giallorossi salentini dovranno superare l'ostico Benevento per accedere in finale (e incontrare la vincente tra Frosinone-Pisa).
La qualificazione, a differenza della gara secca della scorsa settimana, si deciderà solo a termine del doppio confronto tra le compagini giallorosse. Si parte allora questa sera al "Vigorito" davanti a circa 7mila spettatori.
Il Lecce arriva in Campania con tutti gli effetti della rosa a disposizione (out solo il riabilitante D'Ambrosio), ma con l'obbligo di gettarsi alle spalle la pessima prestazione di sette giorni fa. Opposta invece la situazione tra i beneventani, reduci dalla vittoria in trasferta sul campo del Catanzaro.
Lerda allora, nella sua posizione invidiabile vista l'abbondanza di uomini reclutabili, opta per il collaudato 4-2-3-1 con Caglioni tra i pali, Abruzzese-Martinez coppia di centrali, Diniz e Lopez pendolini di difesa; in cabina di regia Salvi e il rientrante dalla squalifica Papini; Beretta, Bogliacino e F.Pinto a supporto di Fabrizio Miccoli.
Risponde mister Brini con: Baiocco, DiCuonzo, Som, Davì, Mengoni, Padella, Negro, Di Deo, Evacuo, Mancosu e Campagnacci.
PRIMO TEMPO - La gara parte in una atmosfera coinvolgente fornita dai tifosi sugli spalti. Dopo una prima fase di studio, Miccoli beneficia all'8' di una punizione dalla trequarti, ma senza fortune. Al quarto d'ora non si registrano occasioni-gol, ma buon possesso da parte degli ospiti. Al 21' primo corner per gli stregoni: traiettoria troppa lunga per il destro di Evacuo. Al 26' primo pericolo del match: dalla corsia destra spiove un cross nell'area salentina, Lopez sfiora e costringe Caglioni al colpo di reni per deviare in angolo. Al 35' Salvi è il primo ammonito del match dopo una corsa irruenta terminata su un avversario. Insiste in fase di costruzione la formazione ospite e qusta volta il tentativo porta i suoi frutti: al 38' Miccoli su punizione dalla sinistra pennella una traiettoria favolosa che Di Cuonzo sfiora soltanto vanamente. Baiocco battutto e settore ospiti in visibilio! Al 43' giallo per Di Cuonzo. Nel primo dei due minuti di recupero il Benevento prova a reagire: Negro finalizza una bella azione in contropiede, superlativa la risposta di Caglioni. Allo scadere anche Mancosu sfiora soltanto la traversa avversaria per il sospiro di sollievo per Bogliacino&Co.
L'esultanza al gol dello 0-1. RaiSport |
SECONDO TEMPO - Ricomincia la partita come si era chiusa la prima frazione: al 5' uno spiovente da sinistra, Evacuo da pochi centimetri colpisce col piattone ma c'è ancora una volta un super Caglioni ad opporsi con i piedi. Al 14' Lerda opera il primo cambio: Doumbia prende il posto di Beretta. Il piglio offensivo del Benevento paga al minuto 19': bella azione confezionata dal duo Evacuo-Negro, il traversone giunge da sinistra e Mancosu trova il guizzo giusto per battere Caglioni. Brini con l'1-1 mette mani alla panchina: fuori Negro, dentro l'ex di turno Melara. E proprio il centrocampista romano rischia di portare in vantaggio i suoi dopo una serie di rimpalli nei sedici metri leccesi, ma il suo tentativo si spegne in curva. Intanto cartellino giallo per Miccoli per un fallo di mano. Il Lecce non pare più quello del primo temo e allora mister Lerda usa la carta Bellazzini, richiamando in panca F.Pinto. Al 26' finisce sul taccuino di Sacchi anche Papini dopo uno scontro aereo con un avversario. Al minuto 33 nuovo cambio per i padroni di casa: Aygei rileva Di Deo. Anche per Lerda c'è l'ultimo cambio: Bogliacino fa spazio a De Rose. Si arriva al 40' con ritmi più blandi. Dopo 3 minuti di extra-time Sacchi pone fine ad ogni ostilità, non prima di aver ammonito Celjak.
Bella e molto tecnica la gara del "Ciro Vigorito": primo tempo chiuso meritatamente in avanti per il Lecce grazie ad una egregia punizione di capitan Miccoli; nella ripresa il forcing dei campani premia Mancosu che pareggia i conti e rimanda ogni discorso qualificazione tra una settimana al "Via del Mare".
Giulio Serafino