IL LECCE SI DESTA E FA SUO IL DERBY

10.02.2014 09:57

Vincere per riprendere la corsa dopo lo stop di domenica scorsa contro il Perugia. Vincere per regalare il derby ai tifosi, unica gioia di una stagione opaca. Questi i presupposti di Lecce e Barletta in vista del derby pugliese valido per la 23^ giornata del campionato di Prima Divisione. Al "Puttilli" gara da non fallire, dunque, per entrambe le formazioni.

 

Agli ordini del sign. Serra di Torino, mister Lerda mischia le carte e manda in campo Perucchini tra i pali, difesa a quattro composta da Sales, Abruzzese, Vinetot e Lopez (D'Ambrosio out per squalifica, Diniz acciaccato); nel cerchio di centrocampo De Rose e Bogliacino; offendere sarà il compito di Barraco, F.Pinto, Beretta e Miccoli.

Risponde Nevio Orlandi con: Liverani, Ferreira, Camilleri, Legras, Di Bella, Pippa, D'Errrico, Innocenti, Ilari, Ganz e Mantovani.

 

PRIMO TEMPO - Barletta in casacca biancorossa, Lecce in completo nero. Al 4' Beretta conquista un calcio di punizione sulla tre quarti destra del campo: sulla battuta Miccoli, che pesca proprio l'attaccante scuola Milan, ma il suo colpo di testa è troppo debole. All' 8' ancora punizione dal versante destro per i giallorossi: sugli sviluppi F.Pinto impatta male in area di rigore e deposita a lato. Al 12' primo giallo della gara: Sales atterra un avversario a palla lontana. Dopo un minuto ammonizione anche per i barlettani: Ferreira troppo irruento su Lopez. Al 14' episodio dubbio al limite dell'area biancorossa: Beretta entra in contatto con un difensore, ma per il sign. Serra lo scontro è lecito. Ancora, intanto, gran da fare per il fischietto torinese: cartellino giallo anche per il leccese Lopez. Ma insiste il Lecce: al 21' Miccoli lavora bene lungo la verticale interna, si libera agilmente della marcatura e crossa in direzione di Beretta che però, di testa, manca lo specchio. Al 27' finisce sul taccuino dei cattivi di Serra anche Bogliacino: giallo per lui. Partita sempre più nervosa: anche Pippa si fa ammonire reo di aver commesso un brutto fallo su Beretta. Ma al 33' la partita cambia: al primo tiro in porta del Barletta, i biacorossi passano: slalom di Mantovani a ridosso dei sedici metri salentini, finta il tiro, poi calcia e battezza l'angolino alla sinistra di Perucchini. Il Lecce accusa il colpo: troppi gli appoggi sbagliati. Al 40' bel lavoro di Beretta che si procura una punizione dai trenta metri della corsia destra: sulla mattonella della battuta il solito Miccoli, ma il bomber salentino trova solo l'esterno della rete barlettana. Intanto il direttore di gara concede tre minuti di recupero che si spengono senza emozioni.

(ssbarletta.com)

SECONDO TEMPO - La partita riprende con gli stessi ventidue effettivi che hanno concluso la prima frazione. Al 4' il Barletta sfiora il raddoppio: D'Errico semina il panico lungo la fascia sinistra, ma il suo pallonetto si perde al di sopra della traversa. Prova a reagire il Lecce: spiovente in area di rigore da parte di Barraco, ma F.Pinto di testa sbaglia le misure. Lerda, dunque, mette mano ai suoi in campo: all' 11' Doumbia rileva Barraco. E al 13' la partita torna in parità: su uno spiovente proveniente dalla corsia sinistra, F.Pinto tutto solo calcia forte, ma su Liverani, ma sulla ribattuta si fa trovare pronto Miccoli che di giustezza gonfia la rete. Piove sul bagnato per il Barletta che al 17' resta in dieci uomini: Ferreira sgambetta da dietro Lopez, inevitabile il secondo giallo. Orlandi, quindi, opera il primo cambio: esce Ilari, entra Maccarone. Al 19' D'Errico soffia palla a Vinetot, calcia dal limite dell'area con Perucchini che si rifugia in corner. Intanto secondo cambio tra le fila giallorossa: De Rose fa spazio ad Amodio (ammonito dopo pochi secondi). Ma il Lecce è cinico: al 23' Doumbia cavalca la corsia sinistra, poggia al centro area dove a l'estremo difensore Liverani, pressato da Beretta e Amodio, sfiora la palla e la deposita oltre la linea per l'1-2! Secondo cambio per i baresi al minuto 29': dentro Campagna al posto di Innocenti. Ma il Lecce è in pieno possesso del terreno di gioco: manovra in orizzontale per gli ospiti, F:Pinto mette di piattone al centro dove Beretta manca per poco l'impatto vincente. Al 34' ultimo cambio per entrambe per formazioni: nel Lecce Salvi rileva Miccoli, mentre il Barletta sostituisce Ganz con Lamantia. Quattro minuti, intanto, concessi di extra time. Al 48' ci prova Bogliacino da notevole distanza, ma senza fortune. Si chiude così il match.

 

Dopo un primo tempo dove si è visto solo tanto fumo (il possesso), ma zero arrosto, chiuso persino sotto di un gol, Lerda azzecca i cambi e il Lecce riprende la corsa. Decisivo, su tutti, l'ingresso di Doumbia che con la sua velocità ha saputo mettere in crisi la retroguardia del Barletta. Complice anche la superiorità numerica, nella seconda frazione i salentini salgono in cattedra e si aggiudicano il derby. Il Lecce così sale a quota 37 punti, si riprende la terza casella della classifica a -8 dal duo di testa Perugia-Frosinone. Domenica prossima impegno casalingo contro la Paganese. 

(foto: Telerama)

SALA STAMPA - Soddisfatto della vittoria mister Franco Lerda: "Nel primo tempo abbiamo sbagliato tanto, e il Barletta ha cercato di sfruttare al massimo i nostri errori in fase di impostazione. Nel secondo tempo molto meglio. Non è stata una partita semplice, anzi molto insidiosa: c'era molto vento, dovevamo ribaltare il risultato e poi era un derby. L'innesto di Doumbia ha dato molto in fase atletica, ma il gruppo ha reagito bene in toto. Esperimenti tattici? Abbiamo cambiato qualche elemento, ma senza stravolgere i nostri equilibri".

Analisi anche da parte del tecnico del Barletta Nevio Orlandi: "Resta in conforto della buona prestazione al cospetto di una squadra d'alta classifica, ma anche il rammarico per un risultato positivo mancato. Abbiamo avuto qualche possibilità di portarci sul doppio vantaggio che, se fosse stata sfruttata a dovere, avremmo parlato di un'altra gara".

Ai microfoni anche i salentini De Rose Sales: "Nel corso dell'intervallo ci siamo guardati tutti in faccia perchè volevamo assolutamente vincere per ripartire dopo il ko contro il Perugia - ammette il centrocampista. Il risultato finale lo abbiamo cercato fortemente. Ora non resta che guardare alla prossima partita: ragioniamo così, cercheremo di vincerle tutte anche per non arrivare a fine stagione con il rammarico di non averci provato ad arrivare in cima". Il difensore invece chiosa: "certo, mi manca il ritmo partita: D'Errico oggi è stata una spina nel fianco, ma merito al gruppo per il successo raggiunto".    

 

Giulio Serafino