IL LECCE SALUTA LA COPPA: CON IL PERUGIA E' KO INTERNO
Dopo lo stop forzato che ha costretto la squadra di Lerda nell'ultimo turno a restare a guardare le altre, oggi i giallorossi ritrovano il campo per un impegno ufficiale: al Via del Mare arriva il Perugia per il secondo match della fase finale a gironi di Coppa Italia di Lega Pro. Il Lecce ha bisogno della vittoria: sconfitto, infatti, nel primo incontro contro il Grosseto, serve solo vincere per poter sperare nell'accesso alle semifinali.
I tecnici Lerda e Camplone rimettono ampiamente mano alle loro formazioni-tipo in vista del campionato. I salentini presentano Petrachi tra i pali, Sales, Vinetot (capitano di giornata), Ferrero e Rullo in linea difensiva, Amodio e Monaco in regia, Bencivenga, Salvi e Cicerello a supporto dell'unica punta Zigoni. Miccoli in panchina mentre Diniz da forfait all'ultimo minuto a causa di un improvviso attacco influenzale: al posto suo tra le riserve D'Ambrosio.
I grifoni, invece, schierano: Stillo, Daffara, Sini, Bijimine, Barison, Scognamiglio, Sprocati, Mungo, Mazzeo, Vitofrancesco e Insigne.
Dirige la partita il sign. Dario Melidoni della sezione di Frattamaggiore.
(foto: Serafino)
LA GARA - Completo giallorosso per i padroni di casa, completo bianco per gli umbri. Modestissima la presenza dei tifosi sugli spalti: sono, infatti, solo 620 gli spettatori paganti; poche decine quelli ospiti.
Primi minuti di studio per le due compagini, con i biancorossi più attenti nel possesso e Lecce veloce nell'impostare. Al minuto 6 bello lo scambio tra Insigne e Mazzeo che porta il fratello del più noto attaccante del Napoli allo scontro in area con Vinetot: per il direttore di gara contatto lecito. Al 9' è ancora il Perugia a rendersi pericoloso beneficiando di due corner in rapida successione, non sfruttati a dovere. Dall'altra parte è Salvi che deposita di poco a lato dopo aver saltato due difensori avversi. Al 18' il Lecce ci prova con il baby Monaco: il tiro del figlio d'arte viene deviato in angolo. Al 22' il Perugia trova spazi lungo la corsia sinistra: Sales commette fallo ed è punizione a ridosso dei sedici metri giallorossi. Sul pallone Vitofrancesco che non centra lo specchio. Ma è il Perugia che detiene le redini del match e al minuto 26 Insigne trova il vantaggio: la retroguardia leccese sbaglia il fuorigioco e l'esterno biancorosso a tu per tu con Petrachi non sbaglia. Alla mezzora prova a reagire il Lecce con Bencivenga: fuori misura il suo destro dalla distanza. Il Lecce non trova spazi: lenta e prevedibile la manovra di gioco e molto attenta la retroguardia di Camplone, veloce nel ripartire grazie soprattutto all'agilità di Insigne. Si spegne il primo tempo tra le lamentele del pubblico.
La seconda frazione di gara di apre con una sostituzione per parte: il Perugia cambia Barison con Conti, mentre tra le fila giallorosse Zigoni fa spazio a Miccoli, ex di turno. Al 7' il Lecce prova a rimettere il risultato sul pari proprio con il neo entrato, ma il suo tiro d'un soffio sopra la traversa di Stillo. Al 10' secondo cambio per Lerda: fuori Monaco, dentro F.Pinto. Al quarto d'ora cambio anche per i grifoni: Ayres rieva Sprocati. Il nuovo entrato si mette subito in mostra: progressione da vero centometrista lungo la corsia sinistra e cross al centro dove Vinetot si rifugia in angolo, colpendo però prima la sua stessa traversa. Sugli sviluppi cartellino giallo per Scognamiglio. Il Lecce fatica a trovare sbocchi. Terzo ed ultimo cambio allora per Lerda quando scocca il 30': Parfait per Amodio. Ma è solo il Perugia a mettere i brividi al Via del Mare: Insigne dialoga con Ayres che salta in area i due centrali giallorossi, ma non riesce a fare altrettanto con Petrachi. Al 32' esaurisce i cambi anche Camplone quando getta nella mischia Moscati al posto di Bijimine. Perugia sempre più padrone del campo: soffre la corsia sinistra giallorossa, penetrabile con estrema facilità. Proprio da quella corsia Ayres, dimenticato da Bencivenga, raccoglie un traversone e trafigge Petrachi: è il 2 a 0 umbro. La compagine salentina accusa il colpo: sporadiche le azioni offensive, tutte gestite con confusione. Al 45' Ferreira Pinto ingaggia una sfida personale con l'estremo difensore Stillo, il quale respinge due conclusioni del giallorosso da distanza ravvicinata. Tre i minuti di recupero concessi da Melidoni che si concludono senza emozioni.
Il Lecce, dunque, dopo una prestazione opaca, saluta la Coppa Italia: per la semifinale sarà questione tra Grosseto e Perugia. Poche idee per la squadra di Lerda che non ha mai impensierito a dovere il portiere avversario. Domani riprenderanno gli allenamenti: domenica torna il campionato e al Via del Mare arrivano proprio i grifoni toscani.
SALA STAMPA - A presentarsi al termine ai cronisti è Franco Lerda. Per il tecnico piemontese più di così oggi non era possibile dare: "abbiamo onorato l'impegno fino all'ultimo e il passivo rimediato lo reputo bugiardo. Ho da rimproverare ai miei ragazzi solo la fase di impostazione: troppi errori in uscita. Spiace abbandonare la competizione, ma ora occhi puntati solo sul campionato. In questi giorni valuteremo le condizioni di tutti per affrontare al meglio il Grosseto".
Parla poi Davide Petrachi: il portiere salentino doc oggi ha segnato il suo esordio stagionale: "Ho fatto del mio in maniera discreta. Sono stato chiamato in causa più di una volta e ho cercato di rispondere al meglio. Peccato per i due gol subitì, il primo dei qual in evidente offside. Il mio ruolo in questo Lecce? Fare il terzo portiere mi sta strettissimo: ho uno splendido rapporto con Antonio Tesoro e già in estate mi aveva assicurato che ero libero di accasarmi altrove. A gennaio se dovessi trovare qualcosa che mi soddisfa partirò: ho voglia di giocare con continuità".
Giulio Serafino