IL LECCE SA ANCHE SOFFRIRE: A L'AQUILA SPICCA IL VOLO

12.01.2014 17:04

Dopo il successo ottenuto all'ultimo respiro domenica scorsa contro la Salernitana, il Lecce è chiamato ad un altro match difficile e cruciale: al "Fattori" di L'Aquila la brigata di Lerda si trova di fronte la vera rivelazione del campionato.

28 punti per gli abruzzesi, 27 per i salentini: i numeri promettono grande spettacolo in campo.

Agli ordini del sign. Magialardi della sezione di Pistoia, Lerda ritrova Perucchini tra pali, mentre in difesa schiera D'Ambrosio, Diniz, Vinetot e Lopez (al centro di molte chiacchiere relative al calciomercato), Amodio e Papini come cerniere tra i reparti, Ferreira Pinto, Bogliacino e Doumbia a supporto di capitan Fabrizio Miccoli.

I padroni di casa, guidati dal tecnico Pagliari, rispondono con: Testa, Scrugli, Dallamano, Carcione, Zaffagnini, Pomante, Gallozzi, Del Pinto, De Sousa, Frediani e l'ex Pià.

 

CRONACA - Aquilani in casacca rossoblu, ospiti in completo bianco. La gara inizia subito a ritmi alti: le due formazioni in campo si mostrano subito arrembanti, senza mai però impensierire i portieri avversari. Al 6' Magialardi scrive già il primo nome sul suo taccuino dei cattivi: ammonito il difensore Diniz per un fallo commesso al centro del campo. Al 9' Miccoli mette i primi brividi a Testa: D'Ambrosio, pescato in area, serve di tacco il bomber lecce, che però deposita a lato. Risponde L'Aquila dopo pochi minuti: sugli sviluppi di un calcio di punizione, Pomante costringe Perucchini a mostrare i guantoni per rifugiarsi in corner. Al minuto 17 cambia il risultato al "Fattori": la retroguardia de L'Aquila spazza proprio sui piedi di Romeo Papini che, da notevole distanza, non ci pensa su due volte a calciare verso lo specchio avversario. Bella conclusione e bellissimo gol: il Lecce passa avanti! Al 22' Miccoli conquista un interessante calcio di punizione proprio a ridosso dell'area di rigore rossoblu. Sulla mattonella della battuta lo stesso Miccoli: la palla finisce di poco alta sulla traversa. Prova a reagire la squadra di Pagliari: Pià innesca un suo compagno, ma la chiusura di Lopez in calcio d'angolo risulta provvidenziale. Al 29' ancora pericolosa L'Aquila: dopo un calcio d'angolo, li colpo di testa di De Sousa sfiora il palo. Negli ultimi minuti del tempo la gara cambia ancora: l'autore del vantaggio del Lecce, Papini, rimedia due ammonizioni nel giro di pochi minuti: i giallorossi, quindi, restano in dieci. Dopo due minuti di recupero, Magialardi manda le due squadre al riposo. 

(Papini, foto: uslecce.it)

Corre ai ripari Lerda per la seconda frazione, ricorrendo alla panchina: Salvi rileva Miccoli. Il Lecce cerca di mantenere le redini dell partita: Doumbia, al 1' minuto, tenta il cross in area, ma il suo tentativo viene respinto dalla difesa aquilana grazie ad un evidente tocco di mano, ma per il direttore di gara è tutto regolare. Ci provano allora i padroni di casa: Diniz sbaglia in fase di disimpegno, Frediani ne approfitta calciando subito in porta, ma è superlativa la risposta di Perucchini. Al 7' Bogliacino calcia dalla bandierina: la palla spiove dalle parti di Diniz, ma il suo colpo di testa è troppo debole. Al 9' cartellino giallo in vista anche per L'Aquila: Carcione stende Salvi. Al 14' punizione per L'Aquila dal lato destro: la palla scodellata da Carcione attraversa pericolosamente lo specchio della porta di Perucchini. Doppio cambio, intanto, per Pagliari: escono Gallozzi e Frediani per far spazio, rispettivamente, a Libertazzi e Corapi. Al 22' ammonito anche Del Pinto, reo di aver toccato troppo duramente D'Ambrosio intento ad involarsi verso la porta difesa da Testa. La conseguente punizione di Bogliacino disegna una parabola velenosa, ma che non trova la porta. Terzo ed ultimo cambio per L'Aquila: esce Pià, entra Ciciretti. Al 32' cambio anche in casa Lecce, il secondo: Bogliacino fa spazio a Beretta. Al 36' punizione lungo la corsia sinistra in favore de L'Aquila: Beretta respinge in corner. Sugli sviluppi ammonito Lopez. Al minuto 40 terzo ed ultimo cambio per Lerda: Ferreira Pinto richiamato in panca, al suo posto Melara. Il Lecce prova a tenere la palla quanto più lontano possibile dalla sua metà campo: bel dialogo lungo il corridoio interno tra Doumbia e Beretta, con la conclusione di quest'ultimo battezzata al lato da Testa. L'arbitro concede tre minuti di extra time. Il Lecce soffre, ma tiene e al 48' Magialardi decreta la fine delle ostilità. 

 

Al termine di una partita tirata, ma comunque emozionante, il Lecce inanella il quarto successo consecutivo. Papini uomo decisivo nel bene e nel male: suo il gol decisivo, ma anche sua l'espulsione che ha costretto Lerda a rivedere l'atteggiamento tattico. L'Aquila volenterosa, ma mai pericolosa a dovere, Lecce cinico ed ordinato: neutralizzata per tutti i 90 minuti la minaccia che più preoccupava Lerda: le ripartenze degli abruzzesi. La classifica continua a sorridere: i giallorossi salgono a quota 30 punti (terzo posto in condominio con il Catanzaro), a -8 dalla capolista Perugia. Domenica prossima altro scontro diretto: al "Via del Mare" giungerà il Benevento.

 

AI MICROFONI - Dopo lo 0-1 del "Fattori" parlano alcuni dei protagonisti della gara. Per Lerda il successo di oggi è più che meritato: "abbiamo preparato la gara esattamente così. Speravo di finire la gara in undici: l'espulsione di Papini ci ha costretti a non aggredire alti, ma abbiamo tenuto bene il campo. Volevamo imporre maggiormente il nostro gioco, ma per forza di cose, con l'uomo in meno, l'impostazione tattica muta: ma la compattezza e l'unione di intenti dimostrata oggi è segno di gran maturità. Perucchini non lo ricordo mai in affanno: sempre attenti in difesa. Obiettivo? Tutto quello che si vuole raggiungere, lo si può fare con lavoro e pazienza. Da questo momento il nostro unico interesse è rivolto alla partita contro il Benevento. Il cambio di Miccoli? Stava bene, ma l'inferiorità numerica mi ha costretto a rilevarlo".

Parla anche l'uomo partita Papini: "vincere con un mio gol, anche bello, è una bella soddisfazione. Ho chiesto scusa ai miei compagni per il cartellino rosso rimediato e li ringrazio per il successo ottenuto. La classifica? La guarderò a sei giornate dal termine."

 

Giulio Serafino