IL LECCE NON SI FA STREGARE: 2-0 AL BENEVENTO
Nel giorno del 36^ anniversario dalla scomparsa di Attilio Adamo, il Lecce ospita sul campo amico del "Via del Mare" il Benevento. Con chiare ambizioni promozione, le due compagini vivono, però, momenti di salute differenti: infatti, se i sanniti hanno rallentato la loro corsa nelle ultime settimane, i salentini sono invece lanciati a razzo vero i piani altissimi della graduatoria: chi vince oggi, inoltre, mette a dura prova la scalata dell'altra compagine. All'andata al "Vigorito" i campani si imposero con un pesante 4-1 sui giallorossi di Moriero.
Agli ordini del sign. Russo della sezione di Vibo Valentia, mister Lerda conferma il collaudato 4-2-3-1 con Perucchini tra i pali, D'Ambrosio, Diniz, Vinetot e Lopez in difesa, Amodio e Salvi in cabina di regia (Papini out per squalifica), mentre ad offendere sarà compito di Ferreira Pinto, Bogliacino e Doumbia, con Miccoli unico terminale offensivo. Gli ultimi acquisti Abruzzese e Barraco seduti in panchina.
Risponde il Benevento di mister Carboni con: Gori, Padella, Som, Dicuonzo, Mengoni, Signorini, Agyei, Donielli, Evacuo, Mancosu e Altinier.
LA GARA - Lecce in completo giallorosso, Benevento in casacca nera. Giornata grigia e piovosa sul capoluogo salentino. Subito volenterose le due formazioni: arrembanti le manovre sin dai primi minuti, ma il manto erboso bagnato inficia la fluidità delle azioni offensive. Ma la prima vera occasione arriva solo al 16' ed è subito decisiva: bel dialogo lungo la corsia sinistra tra Doumbia e Lopez con il cross del sudamericano liberato male dalla retroguardia sannita; sulla ribattuta Amodio si fa trovare pronto e, di prima intenzione, battezza l'angolo destro della porta di Gori: vantaggio Lecce! Al 23' svarione difensivo da parte di Mengoni: Miccoli ne approfitta, si invola verso l'area campana, ma la sua conclusione, troppo debole, viene neutralizzata dall'estremo difensore ospite. Intanto viene ammonito Salvi, reo di aver stoppato con troppa irruenza la manovra del Benevento. Cartellino giallo anche per i giallorossi ospiti: brutto il fallo di Mengoni su Amodio. Alla mezz'ora esatta il Lecce ribadisce la propria superiorità territoriale e sugli sviluppi di un calcio d'angolo Lopez prima colpisce il portiere avversario, ma poi sulla respinta è Diniz a ribadire in rete da distanza ravvicinata: 2-0 Lecce! Corre ai ripari, quindi, mister Carbone: richiama in panca Signorini e getta nella mischia Negro. Ma il Lecce non si accontenta ed insiste: al 42' azione prolungata per gli uomini di Lerda, F.Pinto pesca Miccoli in area, ma il bomber salentino manca lo specchio di poco. Dopo 3 minuti di recupero, Russo manda tutti al riposo.
La seconda frazione di gioco inizia con gli stessi effettivi che hanno concluso la prima. Volitivo il Benevento: al 7' ci prova Agyei ad accorciare le distanze, ma il suo tiro dai venticinque metri viene fermato dalla traversa. Al 9' finisce sul taccuino dei cattivi di Russo anche Vinetot: giallo per lui. Scatenato, però, Miccoli: il "Romario del Salento" al 13' sdradica la palla dai piedi di un avversario, supera in slalom la difesa campana, ma il suo esterno destro sfiora soltanto il palo. Al 16' corner per i sanniti: sugli sviluppi viene ammonito Padella per simulazione. Doppio cambio per gli ospiti: Mancosu e Donielli fannno spazio rispettivamente a Campagnacci e Montiel. Ricorre alla panchina anche Lerda: al 23' escono Miccoli e D'Ambrosio, entrano Beretta e il nuovo acquisto Abruzzese. Il Benevento ci prova, ma risultano evanescenti le sue manovre: il Lecce riparte come e quando può. Al 34' sfiora il gol Vinetot: azione insistita da parte dei giallorossi di casa, F.Pinto mette al centro un invitante pallone, ma il difensore francese manca l'appuntamento con la sfera per pochi centimetri con la porta di Gori completamente sguarnita. Al 40' ultimo cambio tra le fila leccesi: Melara rileva F.Pinto. Mette subito in mostra tutta la sua fisicità il neo-entrato, costringendo Dicuonzo al fallo da ammonizione. Concede quattro minuti di extra time il direttore di gara che si spengono senza particolari emozioni.
Primo tempo maiuscolo, seconda frazione di mera amministrazione domestica: il Lecce conquista così il quinto successo di fila davanti ai 3.987 tifosi accorsi allo stadio. "Strega" neutralizzata, vendicato il pesante passivo dell'andata e gli uomini di Lerda salgono così a quota 33 punti, al terzo posto in solitaria in classifica. Domenica prossima ennesimo match dalle mille insidie: Miccoli&Co, infatti, saranno di scena a Catanzaro.
POST-PARTITA - Il primo a presentarsi nella sala stampa del "Via del Mare" è il tecnico dei salentini Franco Lerda, visibilmente soddisfatto della prestazione offerta dai suoi: "Primo tempo di grande intensità dove abbiamo subito messo in campo tutto quello che avevamo. Nella ripresa il risultato maturato ci ha permesso di gestire al meglio. I cambi? D'Ambrosio ha accusato un live risentimento muscolare, non ho voluto rischiarlo e ho fatto esordire Abruzzese".
Ai microfoni anche Diniz e Doumbia: "Ci ho preso vizio a segnare sotto la nord - scherza il difensore. Siamo contenti del risultato odierno. Primo posto? Non mi interessa: i miei pensieri sono già rivolti al Catanzaro". Il francese, invece: "Tutto quello che proviamo in allenamento lo riproponiamo in campo e i risultati si vedono. Gran primo tempo e ottima fase di contenimento nel secondo".
Giulio Serafino