IL CENTRO DESTRA SALENTINO DICE NO ALLA DEMAGOGIA NELLA SANITA'
Nella conferenza stampa tenuta a Palazzo Carafa nella Sala Giunta, il Sindaco di Lecce Paolo Perrone assieme all’Onorevole Marti, al Consigliere Regionale Congedo e al Sindaco di Gagliano del Capo Antonio Buccarello, ha segnalato a forti toni la mancata attuazione del Piano di riconversione del Sistema Sanitario della Regione Puglia.
<<Nella nostra regione>> afferma il Sindaco Perrone <<la sanità è sempre stata terreno di scontri ideologici forti e spesso e volentieri sono stati divulgati messaggi non veritieri. Oggi, come Sindaco di Lecce e come Presidente della Conferenza dei Sindaci dell’Asl della provincia di Lecce, ritengo opportuno richiamare l’attenzione pubblica su alcune vicende riguardanti il rapporto tra Asl e Regione e gli accordi presi. Accordi, come appunto quello del Piano di Riconversione della Sanità in Puglia, che non sono stati rispettati bensì disattesi, portando alla chiusura di diversi ospedali. Caso emblematico è sicuramente quello dell’ospedale di Gagliano del Capo.>>
A seguito dell’incisivo intervento di Perrone, segue quello del Sindaco di Gagliano che, dopo una serie di precedenti tentativi di sollecitazione sobri e pacati, espone la necessità di una conferenza stampa battagliera, vista la scarsità di risultati ottenuti per altre vie, dal momento che il Piano di Riconversione dell’Ospedale di Gagliano avrebbe dovuto vedere la luce già nel dicembre del 2012. <<Sono intercorsi tre anni dalla chiusura dell’ospedale e sono tre anni che in silenzio combatto questa battaglia. Ma invece di migliorie la situazione precipita sempre più, dato che anche quei servizi già operativi in seguito al Piano di Fitto ora sono stati abbandonati a se stessi. E cosa più grave è che nonostante il progetto della Casa della Salute preveda che i servizi territoriali siano concentrati in un unico Polo sanitario, ad oggi non è stata messa in atto alcuna riconversione.>>
Una vera e propria denuncia questa, che va a smuovere le redini del sistema di amministrazione della sanità pugliese. A dichiarare l’esigenza di un radicale cambiamento nel modus operandi di fare politica è proprio l’Onorevole Roberto Marti, che durante il suo intervento afferma di come fino ad ora si sia fatta demagogia sulla sanità, cosa inaccettabile. Aggiunge inoltre, che le politiche che strumentalizzano, fino ad annientare, quei piani risolutivi delle problematiche, come è stata l’azione di Vendola nei confronti del Piano sanitario di Fitto, hanno fatto il loro tempo. Da ora in poi si attua un nuovo modo di fare politica del centro destra salentino: si “scaverà” a fondo in quelle che sono le problematiche sanitarie. Viene fatto poi cenno ad un sopralluogo, nei giorni venturi, presso l’ospedale Vito Fazzi di Lecce per verificare la reale situazione delle liste d’attesa.
Dello stesso pensiero è il Consigliere Regionale Saverio Congedo <<Qui non si tratta di una battaglia campanilistica; qui si tratta solo di fare il bene dei cittadini. Non si può basare su criteri ragionieristici il Piano di riordino sanitario – ospedaliero. Non si può fare programmazione solo per “mettere a posto” i numeri. Circa 22 ospedali chiusi, circa 1200 posti letto in meno. Tutto questo fa pensare che ancora una volta sia la campagna elettorale a dettare i tempi della sanità. E intanto la Puglia continua ad occupare la terz’ultima posizione tra i Livelli Essenziali di Assistenza (LEA).>>
Chiara Luna Candido