Finale di ArtLab 2013 alle Officine Cantelmo di Lecce. Nella mattina: Idee per Lecce Smart City. Nel pomeriggio: Per non concludere. Verso il 2019, oltre il 2019 - Confronto tra sindaci di Città Candidate a Capitale Europea della Cultura 2019.
“Tutta mia la città: idee per Lecce Smart City”, questo è il nome (che più azzeccato non si può) dell'incontro che si è svolto stamattina nella Sala Convegni delle Officine Cantelmo, dalle 9.30 alle 12.30, in collaborazione con Puglia Smart Lab. Il tema delle Smart Cities è un tema cruciale in quest'ottava edizione di ArtLab, promosso a Lecce anche quest'anno dalla piemontese Fondazione Fitzcarraldo. I temi cardine di quest'edizione sono “Territori”, “Cultura” e “Innovazione”. L'appuntamento di oggi riguarda in particolare le idee per una Lecce “Intelligente”. Si comincia alle 9.30 e fino alle 10.30 circa con la presentazione di linee strategiche di intervento e progetti. Introduce Lanfranco Marasso, di Dhitech, con Alessandro Delli Noci, assessore all'innovazione tecnologica, politiche comunitarie e politiche giovanili del Comune di Lecce. Entrando subito nel vivo della questione, Delli Noci accenna ad un accordo tra Enel e il Comune di Lecce per un progetto dal titolo “Illumina Lecce”, inerente l'illuminazione al LED, affermando significativamente che “lo sviluppo della Smart City passa attraverso l'ottimizzazione dei costi”. Prosegue poi Paolo Brunelli di Selex, con “Smart Solution”: tecnologia per rendere smart la città. Facendo riferimento a Roma e al progetto “Roma città sicura”, che raccoglie informazioni sulla città e le segnalazioni dei cittadini, spiega quanto sia fondamentale seguire una logica di integrazione di informazioni e sistemi. Ciò vale anche per Expò 2015, “per definire in maniera più innovativa possibile la capacità di prevedere situazioni di emergenza”. Arrivando poi a parlare di Lecce, enfatizza la “Smart Practice”, al fine di “ottenere migliori sinergie possibili tra attività messe in atto, messa a punto di un piano di sviluppo e progetti pilota”, con l'immancabile supervisione delle iniziative. È importante infatti raccogliere tutte le informazioni in maniera efficiente. La parola passa poi a Tommaso Roselli, sviluppatore progetti per Smart Cities di Enel Distribuzione, il quale focalizza l'attenzione sulle infrastrutture energetiche per limitare le emissioni di CO2. Ricordando l'obiettivo del “Piano 20-20-20” del Protocollo di Kyoto (ridurre le emissioni di gas serra del 20 %, alzare al 20 % la quota di energia prodotta da fonti rinnovabili e portare al 20 % il risparmio energetico il tutto entro il 2020), l'auto elettrica potrebbe essere una soluzione “smart”, ma sempre se il servizio innovativo sia conveniente per il cittadino. Per raggiungere questi obiettivi, contina Roselli, occorre certamente “creare un partenariato pubblico e privato per intervenire in tutti i campi”. Ragguardevole è l'auto-produzione di energie: parliamo di 13.000 impianti da fonti rinnovabili situati nella provincia di Lecce. Seguendo una logica di “Smart green” si può fare di certo ripartire l'economia. Il terzo relatore è Sandro Bordato di “b! Spa”, il quale mette in luce immediatamente il “focus sulla persona” riguardo l'utilizzo delle tecnologie innovative. Raccogliere le informazioni dal territorio e utilizzare i sistemi per sviluppare la previsionalità. L'incontro di questa mattina utilizza la piattaforma “Na-if”: Natural Interfaces. Bordato conlude affermando che occorre “utilizzare l'innovazione tecnologica in maniera intelligente...Be smart!”.
Alle 11.00 si formano tre gruppi di lavoro che discutono sui temi: “Cultura e patrimoni culturali”, “Mobilità, logistica ed energia”e “Servizi alle persone”.
Dopo la presentazione di LivingLab del progetto Puglia@Service e del nuovo portale PugliaSmartLab.it, i relatori dei tre gruppi di lavoro a partire dalle 12.00 espongono al sindaco Perrone il frutto di questo brainstorming. Il primo a iniziare è Marco (appartenente al gruppo dei ragazzi di LivingLab), referente del tavolo sulla “Cultura e Patrimoni culturali”. Esordisce con una citazione di André Malraux: “La cultura non si eredita, si conquista”. Espone le idee dei partecipanti al tavolo, riassunte nel desiderio di creare un “Brand Lecce” per gli eventi, un aggregatore trasversale di progetti/eventi. Valentina Biondi, referente del tavolo sui “Servizi alle persone”, prende poi la parola, sostenendo che vi è la necessità di creare una piattaforma, un “Social Welfare”, analogico-digitale, per un contatto face to face tra cittadini e pubblica amministrazione. La terza referente è Fabiana De Santis, la quale espone le idee del tavolo su “Mobilità, logistica ed energia”. Si focalizzano subito i problemi concernenti i trasporti, la mobilità urbana ed extra urbana e le infrastrutture. Si pone l'attenzione sul bisogno di migliorare la rete dei trasporti, attraverso l'utilizzo di mezzi elettrici, di biciclette elettriche, della diffusione di punti di accesso per ricaricare questi mezzi. Il valore offerto è (anche in questo caso) una piattaforma per l'aggregazione di tutti i dati e di tutte le informazioni sulla disponibilità di orari, dei mezzi di trasporto, sulla congestione stradale e sulla qualità dell'aria. Gli attori sono i “City user!”, coloro che vivono la città. Questo è possibile grazie ad una dashboard customizzata che permetta la visualizzazione delle informazioni di interesse. In conclusione l'intervento del sindaco di Lecce Paolo Perrone, il quale afferma: “Noi stiamo ragionando su come costruire la crescita di questa comunità, la mission è sostenere la crescita della comunità”. Le direttrici principali sulle quali posizionare questa crescita e arrivare ad uno sviluppo duraturo sono appunto i temi portanti di ArtLab: Territorio, Cultura e Innovazione. Intrecciati tra loro in modo indissolubile, con la Cultura al centro, come perno, che consenta di migliorare la qualità della vita dei cittadini e arricchire il Territorio, utilizzando tecnologie innovative. Living Lab è lo strumento idoneo a intercettare bisogni ed esigenze dei cittadini, sia residenti che di passaggio, e il lavoro che si sta facendo è concentrarsi – come dice Perrone – sulla “'partecipazione, che significa trasparenza e democrazia. Il senso di appartenenza è il fattore che permette di creare reti di protezione sociale, per una città più moderna”.
L'incontro del pomeriggio “Per non concludere. Verso il 2019, oltre il 2019” sempre presso le Officine Cantelmo, ha visto il confronto tra sindaci e assessori riguardo le Città Candidate a Capitale Europea della Cultura per il 2019. Vi è stata la partecipazione di 6 relatori, tra i quali il moderatore giornalista Claudio Scamardella, direttore del Nuovo Quotidiano di Puglia, per un confronto sulle motivazioni che hanno portato le loro città alla candidatura.
Il primo intervento è di WladimiroBoccali, sindaco di Perugia, il quale asserisce che la candidatura è stata voluta “per dare un segno di innovazione rispetto al passato”. Evidenzia il fatto che si è fatta una scommessa su un metodo diverso di lavoro, e lo slogan “Cooperare in Umbria e competere nel mondo” rende bene l'idea di quanto sia importante unire le forze per riuscire negli intenti. Dice inoltre: “La cultura è un pezzo di economia in sé, e può trainare il resto dei comparti dell'economia”. Segue poi il contributo di Alberto Giordano, assessore alla cultura del Comune di Matera, il quale afferma che “La cultura è trasversale, è il fondamento di ogni settore economico”. Interessante e “concreto” è poi l'intervento di Pier Luigi Sacco, direttore della candidatura di Siena, il quale dice espressamente che Siena “ha bisogno di questo titolo per rinascere”. Rilevante è stato – continua Sacco – “la partecipazione reale: incontrare le persone una ad una, capire le esigenze. Costrurie progetti pensati non perché sono belli, ma perché rispondono ognuno a un problema; se I senesi non vincono il titolo, non sono in grado di realizzare gran parte dei progetti innovativi. Occorre lavorare più sull'approfondimento reale e meno sul sensazionalismo della competizione. La Capitale Europea della Cultura è uno strumento per risolvere problematiche reali”. Silvia Godelli (assessore Mediterraneo, Cultura, Turismo della Regione Puglia) e Paolo Perrone hanno sul finire accennato al confronto tra le candidature di Lecce e Taranto, sottolineando la ancora poca cooperazione tra le città del sud. Si spera di far accadere qualcosa per Italia 2019.
Ciò che risulta chiaro al termine di questi incontri e confronti di idee, è che proprio dalla cultura si può ripartire per incrementare lo sviluppo, per rilanciare l'economia, per migliorare le organizzazioni politiche e sociali e ciò che più conta: la qualità della vita di ogni cittadino.
Mariangela Cogna
(Si ringrazia Francesca Margarito per il contributo fotografico)