E si aguzza l'ingegno:Vieni a vivere a Guagnano e per almeno tre anni non pagherai la Tares
"Vieni a vivere a Guagnano e per almeno tre anni non pagherai la Tares". In tempi di crisi economica e di calo demografico in Salento c'è chi aguzza l'ingegno e, per contrastare uno spopolamento che sembra irreversibile, inventa proposte allettanti per attirare nuovi residenti. Accade a Guagnano, lembo di terra tra le province di Lecce e Brindisi in cui crescono le viti da cui nasce il Negroamaro, e in cui l'amministrazione di Fernando Leone ha scelto di percorrere la via della riduzione di alcuni tributi nel tentativo di sollecitare il trasferimento di residenze da Lecce o dai comuni limitrofi.
La posizione geografica è, infatti, croce e delizia di Guagnano. La fertilità delle sue campagne e le particolari condizioni climatiche l'hanno reso culla di vitigni ineguagliabili, dai quali nasce il vino esportato in tutto il Mondo, ma la distanza da Lecce (24 km) e dalla costa ionica (20 km) lo rendono non particolarmente appetibile per chi sceglie un luogo per mettere sù casa. Di questi tempi però, si sa, più che la comodità conta il risparmio e per questo motivo il sindaco Leone e i suoi assessori hanno pensato di puntare su una misura allettante e di sicuro impatto economico sulle famiglie. Così, mentre molti Comuni sono stati costretti ad aumentare la Tares in virtù dei tagli dei trasferimenti statali, ormai ridotti al lumicino, Guagnano ha scelto di abbatterla del 100% per coloro che dal 1 gennaio 2013 hanno chiesto la residenza sul territorio comunale. L'esenzione vale anche per gli anni 2014 e 2015, a patto naturalmente che a chiederla siano nuovi guagnanesi e non vecchi abitanti che hanno cambiato temporaneamente residenza solo per usufruire dell'agevolazione.
Sul punto i controlli saranno tassativi, annuncia il primo cittadino, lanciando una provocatoria proposta anche per gli esercizi commerciali classificati nella categoria 24 (bar, pasticcerie, ristoranti), ai quali viene applicata una riduzione del 30% della Tares a patto che dimostrino di non aver installato slot machine. L'obiettivo è combattere il gioco elettronico ormai dilagante e, anche in questo caso, le verifiche periodiche sono assicurate. E se qualcuno pensa che il Comune dovrà aumentare altri tributi per coprire l'abbattimento delle tasse sui rifiuti si sbaglia, aggiunge Leone.
"Le riduzioni della Tares - è scritto infatti nei regolamenti che le disciplinano - rimangono comunque a carico del Bilancio comunale", che troverà relativo sollievo solo dall'aumento dell'aliquota relativa agli impianti fotovoltaici che sorgono tra le vigne. Per chi ha investito in pannelli, in effetti, la Tares è aumentata mentre tornerà ad abbassarsi per i proprietari delle cantine, che pure rientrano nella stessa categoria. La produzione del vino, del resto, è l'inestimabile fortuna di questo paese e il segnale dato dall'amministrazione è chiaro: meglio le viti che i pannelli.