Due studententesse investite sulle strisce pedonali di Viale dell'Università a Lecce: una è grave, ma non in pericolo di vita
Nella notte tra sabato e domenica in Viale dell'Università, nei pressi di Porta Rudiae, è avvenuto l'investimento di due giovani studentesse.
La prima, Monica Blanco, 25 anni, di nazionalità spagnola, si trova a Lecce con il progetto Erasmus. Tra le due, è quella che ha riportato lesioni più gravi, versa in condizioni molto critiche per un trauma cranico con emorragia cerebrale; avrebbe riportato anche una frattura alla gamba. Ora è ricoverata in prognosi riservata nel reparto di neochirurgia dell'ospedale "Vito Fazzi" di Lecce. L'altra ragazza, un'amica della Blanco, si chiama Lucia Barletta, 19 anni, ed è di Brindisi. La giovane ha subito per fortuna solo lesioni lievi, guaribili in meno di un mese: per lei non è stato necessario il ricovero.
L'incidente è accaduto intorno all'una di notte, in un viale molto trafficato anche nelle ore notturne, dato che porta verso il centro. A bordo dell'auto (una Renaul Twingo) che ha investito le due ragazze, c'era un'altra ragazza, una 21enne leccese. L'auto proveniva da Via Armando Diaz e stava percorrendo Viale dell'Università; le due studentesse stavano attraversando le strisce pedonali da sinistra verso destra. L'urto è stato molto violento. L'automobilista si è fermata subito dopo l'impatto per soccorrere le due giovani, dalle analisi è risultato che era completamente lucida, non era sotto l'effetto né di alcool né di sostanze stupefacenti. Non riesce a capacitarsi di quanto è successo.
Sul posto sono giunti i sanitari del 118, le volanti della questura e gli agenti di polizia locale.
La 21enne ha riferito ai vigili urbani di non aver visto le due studentesse sulla strada, forse a causa della scarsa illuminazione. Ora l'auto è stata sequestrata e la patente ritirata: oltre a ciò è previsto il raddoppiamento delle sanzioni amministrative (poiché la giovane possiede la patente da meno di 3 anni). Sarà indagata d'ufficio anche per lesioni colpose gravissime.