Alle Officine Cantelmo "Witness of war": una testimonianza di guerra vista dall'obiettivo particolare del fotografo Fabio Bucciarelli

13.09.2013 16:31

 

                                                                

 

 

Domani 14 settembre dalle 19.00 si terrà un interessante incontro alle Officine Cantelmo. Il fotografo di guerra Fabio Bucciarelli racconterà la sua personale e significativa esperienza di fotografo inviato in posti colpiti dalla guerra. Grazie al suo obiettivo, il professionista riesce ad aprire una finestra sul mondo e sulla realtà raccapricciante che molte persone sono costrette a vivere, rendendoci partecipi, avvicinandoci a questi luoghi martoriati come altrimenti non sarebbe possibile per noi. "Il fotografo è il testimone e le sue immagini la prova di quello che i suoi occhi hanno visto. La guerra vissuta dal di dentro, dalla parte degli ultimi con gli sguardi di quelli che la soffrono: il dolore, gli scontri, i profughi ed i civili che continuano la loro vita sotto le bombe. I personaggi attraverso la sua macchina fotografica prendono vita, tornano a respirare per presentarsi, più attuali che mai, al loro pubblico". Quest'epoca di rivoluzione dei paesi del nord Africa che si affacciano sul Mediterraneo ha cambiato e cambierà la storia.

L'incontro è organizzato dall'Associazione Fotografica Obiettivi e moderato dal giornalista Mauro Marino (già direttore di "Paese nuovo", operatore culturale e fondatore del "Fondo Verri" di Lecce. Si occupa di arte, letteratura, teatro).

Prima di diventare fotoreporter Fabio Bucciarelli si è laureato in Ingegneria delle Telecomunicazioni nel 2006 presso il Politecnico di Torino. Durante gli studi universitari ha frequentato la Univiersidad Politecnica di Valencia dove si è specializzato nello studio delle immagini digitali. Dal 2009 si dedica completamente alla fotografia e comincia a lavorare come fotografo di staff per l’agenzia LaPresse/Ap.

Fabio ha vinto diversi premi internazionali ed il suo lavoro è stato pubblicato dal New York Time, Stern, The Times, The Guardian, The Wall Street Journal, LA Times, Foreign Policy, The Telegraph, Vanity Fair, La Repubblica, La Stampa, Le Monde. Iran, Turchia, Birmania, Thailandia, Tunisia, Egitto, Grecia, sono alcuni dei Paesi dove ha viaggiato per documentare le crisi, i conflitti e il dramma delle popolazioni civili. E poi la Libia, dove ha seguito la guerra dall’inizio delle ostilità fino alla morte del leader libico. A Misurata, Sirte, Tripoli, Bengasi. Tra i ribelli e poi solo con il cadavere di Muammar Gheddafi. Il suo personale appuntamento con la storia. Un'immagine che ha fatto il giro del mondo e gli ha fatto vincere il prestigioso Professional Photographer of the year (PPOTY) Award 2011 nella categoria Editorial News. I suoi reportages da Aleppo vengono riconosciuti con la Robert Capa Gold Medal che ogni anno individua il miglior reportage fotografico dall'estero, per realizzare il quale siano stati necessari eccezionali doti di coraggio e intraprendenza, oltre che con il World Press Photo.

 

Http://www.fabiobucciarelli.com

 

 

Mariangela Cogna