TRA LECCE E FROSINONE FINISCE PARI: OGNI VERDETTO RIMANDATO
E' l'ora del tutto per tutto: oggi Lecce e Frosinone, finaliste dei playoff di Prima Divisione, si giocano una consistente fetta di Serie B. Una sola, infatti, dopo una stagione intensa e combattuta fino all'ultimo raggiungerà il Perugia tra i cadetti. Il nome della squadra promossa verrà fuori dopo la doppia sfida di andata e ritorno tra le due compagini: si parte questa sera dallo stadio "Via del Mare", in casa della terza classificata al termine del campionato.
Tra le fila giallorosse, dopo aver superato Pontedera e Benevento, si respira fiducia, ma mancano all'appello tre pedine fondamentali dello scacchiere di mister Lerda: sono out, infatti, Miccoli (squalificato), Vinetot e Caglioni (infortunati). Confermato, però, il blocco vittorioso domenica scorsa contro i campani: quindi Perucchini tra i pali, Diniz, Abruzzese, Sales e Lopez in difesa, Salvi e Papini cerniere tra i reparti, F.Pinto, Beretta e Doumbia a supporto di Zigoni.
Quanto ai ciociari, invece, squadra favorita visto il secondo posto in campionato, dopo aver saltato gli ostacoli Salernita e Pisa, mister Stellone sceglie Zappino, Ciofani, Crivello, Gori, Blanchard, Biasi, Frara, Gucher, Paganini, Curiale e Daniel Ciofani.
Arbitra Sacchi della sezione di Macerata, davanti ad oltre 10mila spettatori.
PRIMO TEMPO - Lecce in casacca giallorossa, Frosinone in completo bianco. Prima del fischio d'avvio capitan Abruzzese deposita sotto la Curva Nord un fascio di fiori in memoria di NIcolò De Pascalis, il 17enne leccese morto in un incidente stradale in settimana. Partenza sprint per i padroni di casa che cercano di sfondare lungo la corsia sinistra: al 3' bello spunto di Doumbia che cerca Zigoni, il quale tiro di esterno si alza di poco sulla traversa. Non si rispiarmiano i ventidue in campo fin dai primi minuti: il Direttore di gara mette ordine. Al quarto d'ora cambia il risultato: Gori perde palla sulla trequarti complice il forte pressing di Papini, il quale punta l'area avversaria, giunge al limite dei sedici metri e fa espolodere il suo destro che si insacca alle spalle di Zappino. È l'1-0 per i salentini! Timida la reazione dei ciciori: la punizione conquistata da Paganini si spegne in curva. Al 22' dagli sviluppi di un corner, Abruzzese tenta la girata acrobatica, ma senza fortune. Dalla mezz'ora la partita torna in binari pari: indecisione difensiva del Lecce sul cross di Matteo Ciofani, la palla giunge Gori che, complice anche una deviazione di Abruzzese, spiazza Perucchini. Subito allora un cambio ordinato da Stellone: Biasi esce per favorire l'ingresso di Bertoncini. Si rigetta in avanti il Lecce: al 36' Bertoncini regala un calcio d'angolo ai giallorossi che Beretta sciupa. Al 43' episodio dubbio in area di rigore gialloblu: Beretta viene toccato duramente alle spalle con la panchina di Lerda che grida al rigore, ma per Sacchi il contatto è lecito. La prima frazione di gioco si chiude dopo un minuto di recupero.
SECONDO TEMPO - La partita riprende senza cambi. Al 1' già pericoloso un imprendibile Doumbia che serve Zigoni nel cuore dell'area avversaria, ma l'attaccante scuola Milan alza troppo il suo esterno. Ancora Doumbia al 3‘ spedisce sulla parte esterna della porta. Al 6' generosa ammonizione comminata a Salvi che, diffidato, salterà il match di ritorno. Al 10' giallo anche per il frusinate Ciofani. Il Lecce costruisce un gran possesso e un forte pressing ma senza creare grossi pericoli a Zappino. Ecco allora che Lerda opera il primo cambio: Bogliacino rileva F.Pinto. Al 21' punizione dalla trequarti destra per i laziali: Perucchini esce a vuoto ma Bertoncini non si fa trovare pronto. Ritmi più blandi quando scocca la mezz'ora. Prosegue dunque la girandola dei cambi: esce Zigon, entra Barraco. Ci provano le due formazioni, ma portieri non soffrono più dell'ordinario. Secondo cambio al 37' per gli ospiti: Curiale lascia il campo a Gessa. Per il Lecce, invece, Amodio rileva Salvi. Al 40' punizione dal limite dell'area per i salentini: dalla mattonella della battuta Bogliacino coglie la traversa. Ultimo cambio per i canarini: esce Gori, entra Carrus. Al 43' ammonito Abruzzese. Al 47' Beretta cerca la magia dalla distanza, ma senza successo. Termina così il primo round di questa finale dopo 3' di extra-time.
Succede tutto in un primo tempo di grande qualità di gioco: al gol di Papini risponde Gori. Il Lecce, che poteva affondare il colpo del raddoppio nei minuti immediatamente successivi al vantaggio, non riesce a pungere nella ripresa. Forse nella seconda frazione è subentrata in entrambe le compagini la paura di subire il ko. Si deciderà allora tutto nella finalissima di sabato prossimo al "Matusa" dove entrambe le squadre dovranno necessariamente vincere.
I PROTAGONISTI - Dalla sala stampa del "Via del Mare" gli animi si mantengono pacati dopo l'1-1. Per il tecnico Franco Lerda la prestazione di oggi "è stata più che positiva, ma voglio parlare del rigore mancato su Beretta. Era un fallo netto e ci è stato detto che l'arbitro ha lasciato proseguire per vantaggio. Ho fatto un grande applauso ai miei: hanno dato tutto. Le possibilità di promozione ora sono al 50/50".
Chiosa il patron Savino Tesoro: "non siamo stupidi a Lecce: sono rammaricato per certi episodi. La squadra ha dato tutto: ora non ci resta che vincere al Matusa".
Parla anche Diniz: "in occasione del gol subito siamo stati beffati da una deviazione. Ma il risultato oggi non è giusto: abbiamo messo sotto il Frosinone anche oggi, dopo le partite di campionato. Quindi con questa consapevolezza andremo in terra cicioara a fare la nostra gara. Noi abbiamo fatto tutto che potevamo: non dobbiamo rimproverarci nulla".
Ai microfoni anche Beretta: "peccato per il pareggio, con mezzo tiro loro sono riusciti a strappare l'1-1. Cosa è mancato oggi? Il risultato, perché la prestazione c'è stata. L'episodio del rigore? Era fallo netto. Ora tutti a Frosinone: siamo consapevoli di poter riuscire nell'impresa".
Mister Stellone invece è "soddisfatto per quanto emerso oggi dai miei ragazzi. Siamo stati bravi a non perdere la testa in certi momenti. Dopo lo svantaggio abbiamo osato un po' di più. Adesso penseremo a fare la nostra partita in casa, dove quest'anno agli avversari abbiamo lasciato solo le briciole. Il rientro di Miccoli? È un calciatore di qualità, come tutta la rosa del Lecce".
Giulio Serafino