Operazione Remetior II: 15 arresti per droga e rapine, vicini a SCU
L’organizzazione criminale affiliata alla Sacra Corona Unita, dedita allo spaccio di droga nei comuni a nord di Lecce, Trepuzzi e Torchiarolo soprattutto, è stata sgominata all’alba dalla guardia di finanza di Brindisi al comando del maggiore Giuseppe Maniglio. Gli 80 militari delle fiamme gialle hanno eseguito 15 provvedimenti di custodia cautelare nei confronti di altrettanti individui reputati responsabili di reati di associazione per delinquere di tipo mafioso e finalizzata allo spaccio di sostanze stupefacenti e favoreggiamento personale, detenzione e porto abusivo d'armi, rapina a mano armata, furto e lesione personale.
I suddetti provvedimenti sono stati disposti dal gip del Tribunale di Lecce, Simona Panzera, su richiesta del sostituto procuratore di Lecce, Alessio Coccioli, e del procuratore aggiunto di Brindisi, Nicolangelo Ghizzardi.
Il blitz è stato coordinato dalla Direzione distrettuale antimafia di Lecce per demolire una fazione della Sacra Corona Unita che ha operato nel territorio del nord leccese mettendo a segno diversi colpi e atti criminali. Il vertice dell'organizzazione è lo storico boss Salvatore Caramuscio, 45enne di Surbo; egli, sebbene in cella, coordinava le attività dei diversi gruppi criminali. A capo di uno di questi gruppi vi era il braccio destro di Caramuscio: Leandro Luggeri, 35 anni, di Trepuzzi.
Gli altri componenti arrestati sono: Marianna Carrozzo, 37enne di Trepuzzi e compagna di Leandro Luggeri; Francesco Luggeri, 34enne di Trepuzzi; Daniele Longo, 32 anni di Trepuzzi, ai domiciliari; Cristian Lazzari, 30enne di Trepuzzi; Andrea Perrone, detto "Leonzio", 22enne di Trepuzzi; Marco Perrone, alias "Pitenda", 22enne di Trepuzzi; Salvatore Perrone, 47enne di Trepuzzi, detto "Friculino" (è detenuto nel carcere di Bari); Leonzio Perrone, 31enne di Trepuzzi; Giuseppe Perrone, 30enne di Campi Salentina, detenuto presso il carcere di Trani; Andrea Vincenti, 22enne di Surbo, detto "Riella"; Cosimo Spagnolo, detto "Mimì e Mimino", 44enne di Trepuzzi; Angelo Vincenti, 22enne di Trepuzzi e ristretto agli arresti domiciliari e Stefano De Lorenzis, detto "Catacumba", 23enne di San Pietro Vernotico, anche lui ai domiciliari.
Le intercettazioni telefoniche, effettuate anche negli ambienti carcerari e nelle aule del tribunale, hanno fatto emergere molti elementi utili agli inquirenti. Ad esempio durante le udienze in tribunale gli indagati e alcuni loro familiari si scambiavano comunicazioni e ordini riguardo gli affari; gli indagati ordinavano persino le "spedizioni punitive", come le gambizzazioni, e autorizzavano agguati. L'attività investigativa della Dda, attraverso le intercettazioni, i servizi di appostamento e di osservazione, ha riscontrato che l'associazione operava sempre con metodi mafiosi. Sono coinvolti anche una donna e due minori: la donna è la compagna di Leandri, Marianna Carrozzo, che sostituiva in tutto il compagno che era in carcere, dirigendo le attività di approvvigionamento e spaccio di stupefacenti.