Isola: “Specchia risponda su incompatibilità degli amministratori del Comune di Lecce”

02.07.2013 18:58

Isola: “Specchia risponda su incompatibilità

degli amministratori del Comune di Lecce”

 

In data 14 maggio 2013, il segretario cittadino Udc Lecce, Carmelo Isola, aveva scritto al Segretario Generale del Comune di Lecce, Vincenzo Specchia, sollecitando la verifica dell'esistenza di posizioni di incompatibilità presso l'Amministrazione Comunale e presso società ed enti collegati.

Il Segretario Generale Specchia è infatti Responsabile del Piano Anticorruzione e quindi incaricato a verificare l'esistenza di cause di incompatibilità e/o inconferibilità ai sensi del decreto legislativo 8 aprile 2013 n. 39.

Nelle varie amministrazioni italiane sono tanti gli amministratori comunali che si sono dimessi attenendosi alla norma.

A Lecce, invece, si è cercato di aggirare la norma o di non rispettarla credendo che avesse effetto solo dopo l'entrata in vigore della stessa e non invece per quegli incarichi conferiti prima del 4 maggio.

Il Segretario Generale, a oggi, non ha dato alcuna risposta alla richiesta del 14 maggio 2013 e nessun provvedimento è stato ancora assunto.

L'Udc Lecce invece ha inteso proseguire la sua battaglia per il rispetto delle regole, ottenendo finalmente conforto dal parere della CIVIT, la Commissione per la valutazione e la trasparenza della Pubblica Amministrazione che, con la nuova legge, ha anche il ruolo di Autorità Nazionale Anticorruzione.

Le interpretazioni della CIVIT chiariscono, con la delibera n. 46, che le incompatibilità bloccano anche i mandati conferiti prima del 4 maggio.

Carmelo Isola ha pertanto scritto una nuova lettera al Segretario Generale del Comune di Lecce chiedendo il rispetto dell'applicazione della norma.

Alla questione etica e politica, si aggiunge poi quella economica in quanto non aver sollevato dagli incarichi incompatibili significa aver fatto percepire emolumenti non dovuti a danno di chi invece ne avrebbe avuto diritto.

Gli amministratori incompatibili avrebbero avuto 15 giorni di tempo, a partire dal 4 maggio, per scegliere il proprio incarico ed il Segretario Generale avrebbe dovuto comunicare le eventuali incompatibilità anche alla Corte dei Conti, per le eventuali responsabilità amministrative.

Tutto ciò è stato fatto? Se non è stato fatto su chi ricade la responsabilità? Noi lo avevamo richiesto in tempo, ma siamo stati totalmente ignorati”, commenta Isola.