Gallipoli: espolde ordigno davanti casa di un incensurato dipendente Navita. Forse atto intimidatorio

18.10.2013 12:53

                                                                          

 

Intorno all'una di notte si è verificato un episodio alquanto inquietante che ha spaventato non poco i residenti di una palazzina. È stato udito un boato, provocato dall'esplosione di una bomba carta, che è stata messa di fronte ad un box del suddetto edificio, in Via Cagliari, a Gallipoli. Il proprietario del box è G. C., un 42enne del luogo, incensurato, che lavora come autista di autocompattatori per la ditta "Navita Srl", specializzata nella raccolta e nello smaltimento di rifiuti urbani della città. La bomba è rudimentale e di piccole dimensioni: fortunatamente non ha ferito nessuno, ha danneggiato soltanto parte del box e non è stato arrecato nessun danno né alle strutture attigue, né alle autovetture parcheggiate dentro. Con molta probabilità, si tratterebbe di un atto intimidatorio. Per gli artefici di questo angosciante gesto non è stato particolamente difficile entrare nello stabile, poiché l'ingresso non è protetto da recinzioni. Sul posto sono intervenuti i carabinieri del nucleo operativo e radiomobile di Gallipoli, guidati dal capitano Michele Maselli, che hanno avviato i rilievi e ascoltato la versione del 42 destinatario della minaccia: l'uomo avrebbe detto di non avere subito alcuna minaccia finora. I nastri delle videocamere di sorveglianza ̶ installate sulla via del garage ̶ sono ora accuratamente esaminate dagli inquirenti; questi ultimi stanno indagando sulla vita professionale dell'uomo.

Non si sa ancora se ci possa essere un collegamento, ma il 29 settembre la ditta Navita, che ha sede legale a Bari, è stata colpita da alcuni criminali. Precisamente: due autocompattatori dell'azienda sono stati dati alle fiamme con della benzina; per fortuna però sono stati danneggiati solo parzialmente.